IRONMAN FRANCE – NIZZA – 28 giugno 2009
km 3.8 swim – km 180 bike – km 42 run
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Sei mesi di allenamento.Sei mesi di totali rinunce. Ora ci siamo. E’ arrivato il momento.Sono stanca e provata. Sul lavoro in questo ultimo mese mi hanno massacrata, mi hanno risucchiato tutte le energie. Proprio non ci voleva. UfffffA questo aggiungiamo contrattura muscolare, ciclone infuriato, asma, ecc… Praticamente un cesso.EvvivaaaaaVa bè, venerdì mattina finalmente si parte per Nizza. Spero in un miracolo. Ho 48 ore per risorgere dalle ceneri come l’araba fenice.
Sono piena di dubbi.Siamo in autostrada, io e Pietro, mi dice di sintonizzarmi su radio DJ per sentire Aldo Rock che parla appunto dell’Iron Nizza.Tra una galleria e l’altra ci arrivano dei pezzi, parla di quelle che saranno le sofferenze che proveremo, le sensazioni di smarrimento e panico, poi conclude con una frase memorabile:“Uomo, ricordati che non sarà l’ultima notte del mondo, sarà la PRIMA NOTTE DA EROE”.Mi viene la pelle d’oca, devo trattenere le lacrime e tra me e me penso “speriamo”!!!!Grazie al cielo sabato mi sento un pelo meglio. Chissà …. Ma del resto i giochi sono ormai finiti, bando alle ciance. La mattina, scendiamo in spiaggia, ore 7.45, proviamo l’acqua.Siamo io e Pietro, incontriamo Fabrizio che è già gasato e non vede l’ora di cimentarsi nella gara. Con lui Katia, sua moglie, persona fantastica che lo supporta in ogni momento.Ma dove la trova la voglia di alzarsi all’alba e di venire in spiaggia a vederci nuotare???!!!Penso che siamo un branco di malati di mente …..Acqua ok. E’ bello nuotare in questo blu.Più tardi con Pietro e Mauro andiamo in bici fino a casa di Roby, 25 km da ciclo turismo.Roby, al solito è in trepidazione. Ha l’incubo della frazione di nuoto. Il Capitano invece sembra il relax fatto persona.Dal mio stato di calma, in pomeriggio inizio ad andare in panico, respiro corto, ansia, sbattimento.NuuuooooooooooooooooooooSi va in zona cambio – lunga 1 km – impressionante, si lascia la bici chippata e le sacche run e bike.Gran fermento, gran ammasso di gente. Ma come si farà a venirne fuori????Per fortuna verso sera mi raggiunge un caro amico, si ride e si scherza, la tensione scende. Gliene sono molto grata.Domenica 28 giugno 2009: ore 4.15 a.m. sveglia.INIZIA LA BATTAGLIA.Colazione forzata e si esce muta in mano verso la zona cambio.Dalle strade sciamano atleti a non finire, è una scena impressionante.Ok, zona cambio, attrezzo la bici con il cibo e le borracce, gonfio le gomme, infilo la muta e mi metto in coda per raggiungere la spiaggia.Marasma vero.Brevi scambi con gli altri. La tensione è fortissima, palpabile. Ognuno ha le sue strategie di posizionamento e di ingresso in acqua.Mi defilo e mi inserisco in coda nell’ultima griglia. Voglio evitare di essere travolta.Mi sento smarrita, sola, piccola. Ma ce la devo fare!!!Guardo l’ora, manca pochissimo. AiutooooBeeeeeeeeeeeeeppppppppppp!!!! si parte!!!Scendo lentamente sui ciottoli che ti spaccano i piedi: mare.Prendo il mio ritmo, ho poca gente attorno, quindi niente problemi.Dopo 500 mt raggiungo un tizio di schiena, è immobile e galleggia. Cavolo, non starà mica male???Mi fermo e più volte gli chiedo se è tutto ok, se ha bisogno di aiuto. Ok Ironman ma mica lo posso lasciare annegare!!!Dopo un po’ si ripiglia, mi dice che sta bene e riparte. Bho… speriamo.Riprendo a nuotare. Finisco il primo giro, supero addirittura della gente. Da non credere.Rientro in acqua. Guardo il cronometro: 1h.06’. Mi sa che non riesco ad uscire in 1h.30’. Pazienza.Raggiungo la spiaggia. Ormai ho splafonato. Tanto vale fare con calma.Tolgo la muta e mi faccio la doccia. Risalgo correndo il tappeto blu. …facendo anche un po’ la cretina – ridi ridi finchè sei in tempo….Vedo Mauro il mio amico e Vera, che strepitano e urlano “daaaaiiiiiiiii Aleeeeeeee vaaaaaaaiiiiii” – passo sotto il rilevatore di tempo 1h.38’ e ciccia oooohhhhhhh scandalo!!!T1 – mi sono data 10’, li impiego quasi tutti. Mi cambio totalmente. Bici e via.Nuoto archiviato, il percorso di bici lo conosco, ora devo pensare a finire questo.Mangio, bevo e mi metto giù sulle prolunghe. Nel giro di 15 km vedo ben 4 persone che hanno bucato. Non ci voglio nemmeno pensare…. Vade retro!!!1^ salita: corta ma mortale.Un fenomeno di Giapponese si ferma a metà e pretende di ripartire. Uhahahah a momenti s’ammazza.Dai Ale cavolo CONCENTRATI!!!Mi si affianca un tizio e mi parla in un inglese stentato, mi chiede info sul percorso. Con il mio inglese altrettanto stentato rispondo, poi vedo sul body “Triathlon brianza” ma daiiiiiiiiFacciamo una 30ina di km insieme, gli spiego il percorso, lui dice che cercherà di farlo insieme a me perché la settimana prima si è schiantato in moto ed è pieno di punti, quindi il mio ritmo – lumaca – gli va più che bene.Si sale, si continua a salire. Sole che spacca le pietre.Al 60° ho un momento di defaillance, tracanno un po’ di caffè da un borraccino che mi ha suggerito di portare il mio amico Mauro. Grande idea!!! Mi riprendoSulla salita da 20 km consecutivi c’è gente che cammina, spinge la bici, alcuni per stanchezza, uno perché ha rotto la catena. Sciagura!!! Allontano anche questi pensieri dalla mia mente.Sarà il caldo, ma alcuni tratti mi sembrano molto più duri di quanto non me li ricordassi. In particolare l’ultima salita a 110 km, sembra non finire più.Forse perché quando avevamo provato il percorso questo tratto l’avevo fatto in compagnia con un amico bresciano del FreeZone. Ora non finisce più.Finalmente arrivano le discese. Cerco di non frenare troppo e di essere più filante possibile.Però ci sono veri e propri buroni…. Ok l’iron, però cerchiamo di non finirci dentro!!!!Giù a chiodo per un bel po’ di km, devo recuperare il più possibile. Credo ancora al sogno di finire in 14h.59’Arrivo sul piattone, peccato che ci sia un bel vento contrario. Che palle!!!Prolunghe e via, facciamoci questi ultimi 20 km.Finalmente entro in Nizza. Un sacco di gente sta correndo. Li guardo e penso “tra un po’ sarò lì a soffrire”T2 – tempo infinito.Mi cambio di nuovo totalmente, vaselina in ogni dove, bevo e parto.Un volontario mi dice di partire piano perché hanno portato via un sacco di gente collassata dal caldo.Inizio a correre, penso a mio fratello Andrea, che nel frattempo sarà arrivato.E’ lì fuori ad aspettarmi, devo correre, non posso deluderlo!! So che vorrebbe essermi affianco. Questo Iron lo devo fare anche per lui!!!Le gambe non rispondono.Dolere pauroso a gemelli e bicipiti femorali, per non parlare di crampi sotto ai piedi che mi hanno tormentato negli ultimi 60 km di bici.Dai forza, resisti, passerà!Il caldo è pesante. Si fa sentire e ti schiaccia sull’asfalto.Ma un sacco di gente mi incita: Katia la moglie di Fabrizio, urla come una forsennata, Mauro mi ha fatto addirittura uno striscione e finalmente anche mio fratello.Tutti lì per me, per sostenermi in questa mia faticosa impresa.La stanchezza è tanta ma loro mi sorreggono, insieme a tutte le persone che nei giorni precedenti mi hanno dimostrato grande interessamento e affetto. Proprio non credevo.Guardo tutti gli altri futuri Iron correre, alcuni sono provati, altri ancora in forma.I pensieri si dipanano uno dopo l’altro. Intanto corro.4 giri!!! Come farò???!!!Non ne ho idea.Pian piano incrocio Mauro Fontana, Roby, il capitano.Faccio mezzo giro con Giorgio che è un po’ provato, al ristoro si ferma e cammina. Io proseguo. Sono al primo giro non posso proprio camminare.Le gambe non si riprendono. Accidenti!!!!!Finisco il primo giro. 1° braccialetto. Ok proseguiamo2° giro, miracolo, mi sento meglio, le speranze tornano. Nel frattempo la massa si dirada. Beati quelli che hanno concluso.Finisco il 2° giro, me ne mancano 2, oddio!!! Come farò, mi sembra impossibile.Nel frattempo ringrazio il cielo di aver preso un imodium alla fine della bici. Forse questa volta mi evito la maledizione di Montezuma…. Sperèm….3° giro, cavolo se è dura!!! Dai forza Ale non fare la pippa non mollare!!! CorroAnche se non mi va giù niente cerco di bere e di spararmi in bocca qualche albicocca secca. Che schifo. NauseaNel frattempo Pietro, Tommaso, Fabrizio, Mauro F., il Capitano e Giorgio hanno finito.Incrocio ancora Roby e Julie.Teniamo duro.Sto per finire il 3° giro, ho il magone, trattengo le lacrime a stento. Non so proprio come farò a fare il 4°Vedo Mauro, il mio amico, ha messo una maglietta con scritto “GO Ale GO” mi urla che c’è ancora luce, che non devo mollare e ce la devo fare.Mi rimetto insieme e corro.Poi mio fratello “Alina non mollare!!! Non mi senti??? Corro con te!!! Sono nelle tue gambe dai!!! Non mollare non mollare”Devo resistere, non posso deluderli.Penso a mio fratello, a quanto vorrebbe essere lui al mio posto a correre l’iron, a quanto vorrebbe non essersi disintegrato in moto e alla volontà di ferro che a sempre dimostrato in questi anni. Dai cavolo, non posso fare la sega. Quante storie. Corri e basta!!!Ormai il sogno di 14h.59’ è sfumato, ma che importa. Ormai sono certa di portare a casa il risultato.Ultimo giro di boa.Il Negresco è veramente lontano, cerco di non guardarlo, abbasso gli occhi a terra e metto un passo dopo l’altro, conto le persone che sono dietro di me… bè sicuramente non finirò ultima.Inizio a vedere nella mia mente il tappeto blu e le la scritta Finisher.Dai Ale ormai ci sei. Tira fuori le ultime energie!!!Ed ecco in fondo, le luci il traguardo, passo tra due ali di giudici che mi fanno la ola, esultano. Mi sento elettrizzata, un urlo mi viene da dentro.Vedo il traguardo, la folla urlante ai lati, le cheerleaders, la musica a palla, allungo, esulto, urlo, batto un cinque e taglio il traguardo a braccia alzate.E’ fantastico! Un’emozione enorme.
IRONMAN – la prima notte da eroe!