Racconto di un’Avventura – Davide e le sue Hawaii
L’esordio sulla disciplina era stato qualche mese fa, in Svizzera. Prima gara del circuito XTerra e prima enorme soddisfazione, quella di aver primeggiato tra i vari partecipanti nonostante un clima avverso e un percorso veramente tosto. Questa volta era la seconda, ma una seconda di tutt’altro spessore, una seconda da colori iridati, una seconda hawaiana, una seconda mondiale.
Le Hawaii sono un palcoscenico ben diverso, dai risvolti molto diversi rispetto a quello elvetico. La voglia di fare bene, la voglia di mettere a frutto mesi di sacrifici e allenamenti, la consapevolezza di portare un’intera squadra su una delle isole più affascinanti del globo, a partecipare ad una delle manifestazione più prestigiose nel mondo del triathlon.
L’incontro con l’isola di Maui di certo è uno di quelli che lascia il segno ma non si può non dire che anche l’incontro con il Pojer lascia il segno!
Il modo migliore per raccontare questa esperienza è quello di lasciarvi alle parole dello stesso Davide che, al termine della sua fatica, da grande esempio qual’è per tutta la squadra, ci ha scritto via email:
Ciao guerrieri!
Ho da poco finito la gara é Son sul divano esausto. Primo commento a caldo….? Ho sofferto come un cane! Ora capisco perché durante il briefing di ieri sera i pro consigliavano almeno 2 settimane di acclimatazione prima della gara! Perché fa un caldo porco. Maledetto caldo che in alcuni punti del percorso raggiungeva i 38 gradi.
In breve la gara é andata così : tutti schierati sulla spiaggia aspettiamo che il guru dell isola alzi per aria la foglia per poi abbassarla e far si che si possano mettere in pratica mesi di preparazione psicofisica . In acqua è ovviamente uno scatafascio. Stufo di prendere ogni singola bracciata del mio vicino sulla schiena decido di prendergli la testa e immergerla mezzo metro, poi il gruppo si allunga e finalmente si può nuotare sul serio. Esco da una frazione di nuoto dignitosa,corro verso la bici, indosso camelbak e il resto e sparo fuori dalla zona cambio. Prima metà di gara tutta in salita. Faccio un paio di fuori soglia per sorpassare della gente e salgo verso la fornace: un monte dalla vegetazione bassa e scura. Da metà gara in poi accuso e le gambe non girano più! Assumo la posizione del ciclista provato: schiena curva, testa che guarda i pedali e pensiero a quando finirà questa penitenza! Mi chiedo perché è con rifiuto proseguo ripetendomi nella testa”questo non sono io “. Finisce l’infinita frazione di 32 km mtb e cambio. La corsa, che riprende la prima parte del tracciato mtb è IN SALITA!!!. Mi giro per capire se mi è rimasta impigliata una palma nel body…. Non vado!! Ma perché?? In alcuni strappi cammino addirittura….gulp…. E giù ancora a ripetermi “non sono io “. Io che cammino!!! Ad un tratto mi vengono in testa gli eroi che ho sempre ammirato nella vita : moro l alpinista,Messner e Garrone del libro cuore e mi riprendo un po. In lontananza sento il megafono e la musica e intuisco che è finita. Taglio il traguardo un po deluso ma contento perché tutto finito. Mi rimprovero di aver ciccato un po la preparazione causa inesperienza ma va bene così perché dopo solo una gara di xterra nella mia vita sono qui al mondiale. Grazie del calore ragazzi! Alla partenza avevo in testa i vostri volti uno ad uno. Davide
Ovviamente non dimentichiamoci di Sara che, siamo pronti a scommetterci, più e più volte avrà pensato e desiderato essere al posto di Davide per gareggiare anche lei tra le sabbiose e nervose strade hawaiane! Non potendo però farlo in prima persona, non ha fatto mancare il suo tifo e il suo supporto, sgolandosi a furia di incitamenti e soprattutto godendosi gli spettacolari tatuaggi offerti dall’organizzazione…non vediamo l’ora di rivederti tra noi con un bel rettangolo bianco a incorniciarti le guance!!!
A breve anche qualche piccolo assaggio video tratto dallo streaming live del sito XTerra live! Stay tuned!
