Sellaronda Hero

We can be HEROes, just for one day…”  questa era la frase che mi ricordavo di aver letto di una gara qualche anno fa.  Era settembre  2013 quando trovai il sito e le iscrizioni che si aprivano ad ottobre  … proposi all’intera squadra Varese Triathlon chi era interessato a partecipare … alla fine eravamo un trio composto dal sottoscritto, Davide Pojer e Massimo Antonini (M7B)… senza farsi troppe domande ad ottobre eravamo iscritti, ovviamente al giro lungo di 84km e 4400 m di dislivello. Nessuno dei tre era preoccupato, perché eravamo incoscienti e disinformati!!! Il trio si ritrovava periodicamente per qualche gara di MTB o per delle uscite in compagnia per misurare i progressi degli allenamenti.

Arriva finalmente il 21 giungo 2014, non eravamo ancora consapevoli della gara che dovevamo affrontare, 4014 concorrenti, 84 km  su rampe micidiali al 40% nel cuore dei Monti Pallidi dall’alba al tramonto. Una sfida infinita, sfiancante ma ricca di emozioni e soddisfazioni. Le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, meraviglioso paesaggio, con la MTB si arrivava al limite delle nevi perenni,si tagliavano i pascoli dell’alta montagna del Prolongià e del Campolongo, ci si intrufolava nei paesini con i tetti spioventi e le chiese a punta, si veniva inghiottiti dai boschi di abeti e si danzava tra torrentelli e guglie altissime.

Sveglia alle 4.30, colazione ultimi preparativi e in griglia entro le 6.15, partenza alle 7.00, i big in primissima linea, primi 6 chilometri si saliva di 750 m per passare al primo GPM, che ricordo mentre ho solo pallido ricordo degli altri. Mentre si saliva in bici, girandosi si poteva ammirare il lungo serpentone infinito di ciclisti con bocche sbuffanti e gambe roventi, una fila continua e colorata che si arrampicava su queste rampe larghe e non tecnicissime, ma dure. Organizzazione efficiente pre, post e durante tutta la gara, rifornimenti ottimi, assistenza tecnica mavic in diversi punti.Le prime  salite Danterceples, Prologià, Passo Campolongo e arrivo ad Arabba, punto del secondo rifornimento, siamo al 30′ km, le passo bene, non mi sento stanco, non ho dato tutto ho ancora parecchie riserve. Arriva la vera salita, quella che nascondeva le rampe più terribili della Marathon, il leggendario Sourasass a quasi 2400 metri con 7 km di salita con 3 km centrali al 25%. Qui si è visto di tutto, chi si fermava per crampi, chi abbandonava, chi rompeva la catena, chi provava a fare brevi tratti in bicicletta ma poi mollava perché la ruota slittava … una lunga coda armoniosa di ciclisti spingeva in silenzio la propria bicicletta, volti stremati, gambe rosse di fatica, e il fiatone l’unico rumore di fondo che si sentiva finché non abbiamo raggiungo la vetta. Dalla vetta abbiamo iniziato la discesa per il Passo Pordoi in questo tratto ho incontrato anche il compagno M7B, due chiacchiere per riprendere lucidità e via verso la prossima salita.

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Al passaggio al passo Pordoi ho avuto la bellissima sorpresa di trovare tutta la mia famiglia che mi aspettava per fare il tifo … sorpreso, felicissimo di vederli, iniziavo a sentire un po di stanchezza salutai con baci a abbracci e ripartii subito per scendere a Canazei per poi affrontare l’ultima salita Passo Duron, che sulla carta sembrava essere “dolce” .

L’ultima salita è stata interminabile, alcuni pezzi ho camminato, ma non si  molla e si continua fino alla “finish line” questo è l’obiettivo.  Anche il Monte Pana, ultimo dentello dell’altimetria era alla spalle, “finish line” sto arrivando!! Inizio a scorgere i primi tetti di Selva, sento le voci dello speaker e della festa di arrivo , ultima discesa che ti porta in piazza ed ecco  il traguardo … è fatta!!! Ad aspettarmi Davide, M7B, amici di Udine faccio qualche metro e mi consegnano una birra in mano …incredulo di essere arrivato, mi guardo in giro, bevo la birra, musica, ancora speaker che elogia gli altri Hero in arrivo , guardo l’orologio per capire che ore sono e raggiungo i compagni !! Ancora saluti con i compagni di squadra, un primo breve scambio di pareri e soddisfazioni e la birra inizia a fare effetto  … ad un certo punto ricordo che qualcuno mi disse, “Cristian il prossimo anno  è da rifare” !!!! Da quel momento no ricordo più nulla 🙂

E’ passato più di un mese da questa gara, le foto e i video mi hanno permesso di rivivere molti momenti di questa gara che è stata un lungo viaggio di fatica ma ricco di emozioni. Ci sono gare che rifaresti e altre no  … ho avuto bisogno di qualche settimana per metabolizzare questo fiume di ricordi ed emozioni  … adesso sono pronto per l’iscrizione del Sella Ronda Hero 2015, ragazzi pronti all’iscrizione a settembre??

Un grazie ai compagni di squadra M7B e Davide Pojer per una stagione di allenamenti e consigli. Grazie alla mia famiglia che si è adeguata agli allenamenti invernali, dalla spinning bike in tarda serata alla uscite notturne in bicicletta e all’incitamento durante la lunga preparazione e al tifo sul Pordoi.

 

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